Il 3 e 4 ottobre a Napoli è partita l’Academy, progettata da Materahub, Basilicata Creativa, Tlon e Università L’Orientale di Napoli, con la direzione scientifica di Sineglossa. L’iniziativa ha riunito 80 artistɜ, professionistɜ del settore culturale e creativo e studentɜ, prontɜ a esplorare in maniera critica e pratica il mondo dell’intelligenza artificiale generativa applicata alla cultura e alla creatività .
Tra i primi appuntamenti, Andrea Colamedici (Tlon) ha guidato una riflessione sul rapporto tra mente umana e IA, evidenziando i rischi di una “atrofia cognitiva” e suggerendo strumenti come il Protocollo per un Utilizzo Critico dell’Intelligenza Artificiale Generativa e il framework VACCA per un approccio consapevole all’IA.
Diletta Huyskes (Immanence) ha portato esempi concreti della non neutralità della tecnologia e, attraverso un workshop, ha invitato la classe a osservare gli effetti sociali dell’automazione nella fruizione museale: dall’omologazione estetica ai rischi di esclusione di voci minoritarie.
Martina Bagnoli (Europeana, EIT Culture & Creativity) ha mostrato come l’IA possa rappresentare sia sfide (dataset incompleti, bias, perdita di rilevanza delle istituzioni) sia opportunità (catalogazione più veloce, strumenti per un linguaggio inclusivo come il progetto De Bias).
Bernardo Magnini (FBK) ha spiegato in modo chiaro come funzionano i modelli generativi e i possibili bias culturali e sociali, mentre Simone Arcagni (IULM) ha tracciato un viaggio nella storia dell’IA, dalla filosofia alla fantascienza fino all’arte contemporanea, esplorando le zone dove creatività e intelligenza artificiale si incontrano.
Generativa prosegue nei mesi di ottobre e dicembre con moduli sincroni e asincroni dedicati ai percorsi GLAM, artistÉś e professionistÉś delle ICC, e si concluderĂ a gennaio a Napoli con il laboratorio finale di co-progettazione e prototipazione a cura di Ecosistemica.
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